Comunicazione del Valore
Il Valore di cui un’azienda si fa portatrice e custode, è un elemento soggettivo perché dipende in larga parte dalla percezione del consumatore, dai suoi bisogni e dai suoi desideri. Una volta identificato il proprio segmento-obiettivo, cioè la propria platea di consumatori, l’azienda deve riuscire a individuare metodi e contenuti adeguati affinché il consumatore appartenente a quel dato segmento, percepisca nella maniera giusta le caratteristiche, i benefici e gli attributi che costituiscono il Valore del proprio lavoro, del proprio servizio e/o del proprio prodotto in modo da colpire e lasciarne memoria.
La comunicazione dunque veicola il messaggio che ha lo scopo di persuadere e convincere il consumatore della superiorità e preferibilità del dato prodotto/servizio rispetto alla concorrenza e, per questo motivo, deve essere studiata e concepita sulla base di dati e analisi che indichino le preferenze, le ricerche e le esigenze del consumatore così da influenzarne la motivazione.
Affinché essa sia efficace è necessario che venga organizzata e gestita da un’apposita Area Comunicazione che, in particolare, svolge le seguenti attività:
- Piano Comunicazione: definizione di tutte le attività di comunicazione da svolgere nel corso dell’anno e budget necessario
- Coordinamento agenzie
- Riviste: pianificazione articoli e uscite pubblicitarie
- Sito internet: aggiornamenti, news, SEO
- Newsletter: pianificazione, impaginazione, test ed invio
- Social: gestione Facebook e Linkedin
- Campagne web: pianificazione campagne AD words, Facebook AD
- Cataloghi (impaginazione)
- Merchandising: abbigliamento, calendari, regali, gadget e tutto il materiale promozionale utile a veicolare il brand
- Organizzazione fiere: definizione fiere a cui partecipare e budget necessario
Ogni Piano di Comunicazione si avvale di obiettivi, budget, messaggio e media.
Gli obiettivi sono:
- Riconoscibilità: si elabora un messaggio in maniera tale che ci si ricordi dell’azienda al momento di un nuovo acquisto;
- Conoscenza: si illustra il prodotto e tutti i suoi benefici;
- Familiarità: si organizzano e condividono momenti conviviali e di aggregazione per creare vicinanza con il cliente;
- Acquisto: si comunica per stimolare un acquisto immediato;
Il budget destinato al Piano di Comunicazione deve essere proporzionato agli obiettivi che ci si è prefissati attraverso di esso.
Il messaggio deve riassumerne tutti i punti salienti in modo da colpire e restare in memoria.
I media di propagazione della comunicazione vanno scelti con cura: a ogni settore o tipologia di prodotto e servizio può essere congeniale qualcuno e non adatto qualcun altro.
Una volta organizzato il Piano di Comunicazione, segue la progettazione e attuazione del Piano Editoriale, cioè la calendarizzazione di tutte le attività stabilite e affidate per e ai vari canali scelti.
La comunicazione nell’industria
Alla base di ogni tipo di attività di comunicazione industriale vi è il database dei clienti.
Rispetto ai settori di largo consumo, l’industria ha un bacino di utenza molto limitato e questo, sul piano dell’efficacia comunicativa si rivela un vantaggio: i clienti sono tutti potenzialmente raggiungibili da comunicazioni mirate, purché il database che li raggruppa sia organizzato, completo e aggiornato regolarmente. Per gestire adeguatamente i contatti, ci sono molteplici strumenti software (CRM), ma il fattore decisivo è capire con quali criteri organizzare i dati contatti: per tipologia, localizzazione, dimensioni ecc…
Ciò che aiuta, velocizza e in qualche modo semplifica la comunicazione industriale oggi, rispetto al passato, è sicuramente il Marketing Digitale: esso offre l’opportunità di raggiungere un elevato numero di potenziali clienti con investimenti sostenibili.
In passato i media utilizzati per la comunicazione di massa (TV, giornali, radio…) erano accessibili solo alle grandi marche del largo consumo, con disponibilità economiche notevoli; oggi, internet e i social media consentono anche a realtà industriali con budget per la comunicazione limitati, di raggiungere un notevole numero di clienti, impensabile qualche decennio fa.
Gli strumenti di Marketing Digitale più utili sono:
- Sito internet e SEO: il sito internet ha diverse funzioni. Per un’industria che non vende online, esso ha come obiettivo l’acquisizione di nuovi contatti e il suo buon funzionamento può essere misurato proprio sulla quantità dei contatti generati. La SEO (Search Engine Optimization) aiuta a ottimizzare il sito affinché abbia un migliore posizionamento sui motori di ricerca.
- Newsletter: le newsletter sono email inviate con regolarità ai clienti per tenerli aggiornati su novità aziendali, novità di prodotto, eventi e curiosità. Hanno un target mirato e si calendarizzano a inizio anno attraverso il Piano Editoriale.
- Facebook: facebook mette in contatto con un ampio pubblico, ma presenta una serie di limiti, quali il numero contenuto di persone raggiunte gratuitamente dai post sulla pagina (copertura organica), il raggiungimento di un elevato numero di persone soltanto a pagamento (post in evidenza) e, inoltre, essendo orientato al tempo libero e allo svago, l’incertezza che i post vengano effettivamente visualizzati dal cliente target nel momento più adatto.
- Linkedin: è una piattaforma dedicata al mondo professionale e produttivo quindi è la sede social più idonea a promuovere prodotti e/o servizi. Il vincolo di Linkedin è la visibilità dei propri profili e post collegata alle interazioni che si riescono ad avere o a creare con gli altri utenti.
- Youtube: Youtube permette di condividere post video, webinar, tutorial. È un ottimo mezzo per coinvolgere e fidelizzare attraverso la divulgazione delle proprie competenze e professionalità.
A prescindere dai media utilizzati, si parte sempre da un processo a monte che abbia definito che cosa si vuole comunicare e a chi.
La chiave della comunicazione è la promessa: un momento specifico in cui creare la connessione con il cliente, il momento nel quale si dichiara in che modo poter soddisfare le sue richieste, in modo unico.
Ad accompagnare il contenuto del suddetto messaggio, fondamentale è il tono: esso deve rispecchiare l’immagine della marca (familiare, irriverente, rassicurante, energico, non convenzionale, divertente…).
Dall’analisi dei bisogni del cliente, al posizionamento, ai media di distribuzione del messaggio/valore fino alla comunicazione, il processo di interazione e contatto con il proprio target lo si può schematizzare così: