Il concetto di Lean Robotics nasce come volontà e necessità di teorizzare e poi applicare pratiche agili e funzionali nel processo di adozione dei robot collaborativi in azienda.

Operando spesso in logica di Lean Manufacturing, troviamo molto interessante questo approccio in contesti aziendali manifatturieri che affrontano e desiderano abbracciare l’innovazione portata nel settore dai robot collaborativi.

I cobot

Un robot collaborativo (cobot) è un robot antropomorfo in grado di effettuare operazioni manuali aiutando o sostituendo l’operatore umano ad esse deputato. L’idea di impiegare i robot collaborativi ha l’obiettivo di sollevare l’uomo da funzioni troppo pesanti, ripetitive o rischiose mirando in primo luogo alla sicurezza, all’efficienza, al risparmio di tempo e risorse in azioni a nessun valore aggiunto.

Un cobot, solitamente un braccio meccanico di dimensioni e peso contenuti, si distingue per la semplicità di programmazione e utilizzo da parte dell’uomo e dunque per la relativa velocità di integrazione nella linea produttiva, consentendo un ritorno economico sostanzialmente rapido.

È facilmente spostabile e trasportabile all’interno del layout di produzione ed è concepito per poter essere di volta in volta, se necessario, riprogrammato in base alla funzione, ai tempi e ritmi di lavoro. Gli strumenti che gli consentono di operare in sicurezza sono solitamente sensori o visori che registrano movimenti e presenze nell’area di lavoro, facendo in modo che il cobot possa muoversi di conseguenza.

Le attività a cui può essere destinato sono diverse:

  • Assemblaggio
  • Erogazione
  • Saldatura
  • Finitura
  • Controllo qualità
  • Manipolazione di materiali
  • Asservimento macchine utensili
  • Prelievo, packaging, movimentazione.

L’incontro tra Lean e cobot si realizza in diversi punti cruciali:

  • Riduzione degli sprechi: i cobot eliminano attività ripetitive e a basso valore aggiunto, riducendo gli sprechi di tempo e movimento.
  • Flessibilità e adattabilità: i cobot possono essere riprogrammati facilmente per adattarsi a nuove esigenze produttive, migliorando la reattività dell’azienda.
  • Maggiore efficienza operativa: affiancando gli operatori, i cobot migliorano la produttività senza sacrificare la qualità.
  • Aumento della sicurezza: svolgendo compiti spesso pericolosi e usuranti, contribuiscono ad aumentare il livello di sicurezza di molte operazioni.
  • Facilitazione del percorso di miglioramento continuo: grazie alla raccolta dati e alla loro precisione, i cobot permettono un’ottimizzazione continua dei processi.

 

Lean Robotics

Come visto, già dal principio il concetto di robot collaborativo reca con sé elementi tipici del Lean Manufacturing. Il concetto di Lean robotics, tuttavia, si spinge ancora oltre.

Formalizzato da Samuel Bouchard, CEO di Robotiq, nel suo libro “Lean Robotics: A Guide to Making Robots Work in Your Factory” (2017), il concetto di Lean Robotics si applica all’integrazione e all’uso della robotica collaborativa (cobot) nelle aziende manifatturiere. L’obiettivo principale è rendere il processo di integrazione dei robot più efficiente, standardizzato e rapido, riducendo sprechi e aumentando il valore aggiunto per l’azienda.

Esso si basa su 4 princìpi:

  1. Il valore dell’uomo, dell’operatore: il cobot deve migliorare il lavoro umano, non sostituirlo, al fine di aumentare il valore che gli operatori possono fornire all’azienda, eliminando compiti ripetitivi e a basso valore aggiunto.
  2. La standardizzazione del processo di integrazione: l’integrazione di un cobot deve seguire un processo chiaro e replicabile al fine di creare metodi e procedure standard per accelerare il deployment e ridurre errori. I risultati ottenuti dalla lavorazione del cobot e destinati alla stazione successiva, devono essere realizzati adeguatamente, disposti nel modo corretto e al momento giusto.
  3. L’eliminazione degli sprechi: i cobot devono portare a ridurre tempi morti, movimenti inutili, errori e inefficienze nel processo di automazione per ottimizzare tempo, spazio e risorse e massimizzare il ritorno dell’investimento.
  4. Il miglioramento continuo: un utilizzo corretto di un cobot si basa sul monitoraggio e la raccolta dati che aiuteranno il sistema ad ottenere prestazioni sempre migliori. Tali prestazioni possono essere garantite da un’adeguata formazione del personale affinché aumenti le proprie competenze in termini di progettazione e programmazione dei cobot, consentendo test più accurati, in grado di rivelare ulteriori ottimizzazioni.

 

Conclusioni

La Lean Manufacturing e la robotica collaborativa hanno premesse e orizzonti comuni: la loro integrazione orientata all’applicazione dei princìpi Lean nell’utilizzo dei cobot in azienda, rappresenta un ottimo spunto di riflessione e un ottimo approccio all’innovazione, senza tuttavia dimenticare le esigenze pratiche e le criticità insite in ogni eventuale nuovo progetto o assetto aziendale. L’efficienza, la riduzione degli sprechi, l’ottimizzazione delle risorse e dei processi, la flessibilità, sono concetti sempre validi a garanzia di qualità e competitività.

Scritto da Anna Minutillo

Foto Wikimedia Commons

 


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