L’azienda bolognese Officine Malaguti ha partecipato dal 19 al 23 ottobre 2021 alla quarantaquattresima Esposizione Internazionale delle Macchine Agricole (EIMA). Un appuntamento importante tenutosi a tre anni di distanza dalla precedente edizione del 2018, che ha riconfermato la rilevanza dell’evento per tutte le aziende del settore.
Nata nel 1969 ad opera di Gaetano Malaguti, la Officine Malaguti srl, guidata da suo figlio Ivan, dopo 50 anni di successi, ha siglato nel 2019 una solidissima partnership con Giorgio Cangini, imprenditore romagnolo fondatore della Cangini Benne.
Giorgio Cangini, infatti, dopo aver portato la Cangini Benne a ricoprire un ruolo di rilievo a livello internazionale, ha lasciato il timone dell’azienda di famiglia per imbarcarsi in questa nuova avventura cogliendone punti di forza e potenzialità.
La Officine Malaguti è un’azienda meccanica specializzata nel settore del movimento terra, ma con lungimiranza e occhio attento è riuscita a cogliere l’utilità dei suoi prodotti anche nel settore agricolo, segmento principe di EIMA, andando a conquistare e ricoprire un ruolo di primo piano all’incrocio tra i due, come ci fa notare Elsa Angela Cangini, fedele collaboratrice di Giorgio Cangini e Ivan Malaguti.
Li abbiamo incontrati tutti e tre in fiera.
“La presenza di Officine Malaguti all’EIMA, fa parte del programma commerciale e di marketing di Giorgio Cangini, entrato in azienda proprio in questo ruolo dopo l’acquisizione della quota di maggioranza”, ci dice ancora Elsa Angela Cangini e “nonostante una forte rete di comunicazione di cui l’azienda si avvale”, ribadisce, “è enorme lo slancio che la presenza in questo scenario dà alle Officine Malaguti, in termini di relazioni e di scambi e del vantaggio che da essi si ottiene”.
A questo proposito è davvero particolare il grande biglietto da visita pensato per questa occasione: una cartolina formato maxi in cui si ha la possibilità di specificare in che ruolo si contatta l’azienda e allo stesso tempo si ha modo di fare un piccolo viaggio nelle sue proposte, con contatti, sito web e social.
I prodotti che la Officine Malaguti ha portato in fiera sono prodotti che rispondono alle esigenze degli agricoltori, molto legate alla preparazione del terreno da coltivare, come, ad esempio:
La trivella, dotata di diverse punte a seconda delle esigenze: punte da frantumazione del terreno, anche misto sasso, punte per frantumazione radici e ceppi d’albero;
Il battipalo con la pinza da cemento o d’acciaio interessante soprattutto per i viticoltori che devono preparare il terreno per creare nuovi vigneti o per estirpare pali di vecchi vigneti. Per chi si occupa di sistemi di irrigazione i cui impianti installati sul posto sono generalmente supportati da pali. Per chi ha bisogno di proteggere le proprie colture dagli eventi atmosferici, come la grandine, ad esempio, perché si serve di teli di copertura a loro volta sostenuti da pali.
“Avevamo già intuito molti dei possibili utilizzi delle attrezzature di Officine Malaguti in agricoltura, ma partecipare a questa fiera ci ha convinti del tutto, dandoci numerose conferme, grazie soprattutto alle tante richieste e visite che qui abbiamo ricevuto”, continua Elsa Angela Cangini.
Questa non sarà l’unica fiera in cui la Officine Malaguti ha presenziato e presenzierà: il respiro internazionale in cui in una precedente intervista a Giorgio Cangini (visionabile a fine articolo), egli stesso ha ribadito di voler intensificare in azienda, infatti, si concretizza con altre fiere europee, dal Belgio, alla Germania, alla Spagna. L’apertura al mondo dell’agricoltura aumenta significativamente questo tipo di appuntamenti.
Il grande tema delle aziende adesso, in un momento particolarissimo di ripresa, è l’innovazione e Elsa Angela Cangini ci spiega che a livello tecnico, di prodotto, innovazione vuol dire realizzare strumenti facilmente applicabili ad un’unica macchina in modo da rendere la stessa macchina estremamente versatile e utilizzabile per lavori di diversa natura: un’industrializzazione di prodotto che mira alla velocità di utilizzo rappresentata da quelli che si definiscono “attacchi rapidi”. Un obiettivo che, alla fine, ci dice, è un po’ la cifra distintiva di Giorgio Cangini che già alla Cangini Benne aveva brevettato utensili simili.
Lungimirante e anticipatore dei tempi dunque, scambiamo due chiacchiere anche con lui, Giorgio Cangini che esordisce: “Il nostro mestiere è fare la differenza”. Che cosa vuol dire dunque fare la differenza in termini di innovazione e digitalizzazione?
“Sul prodotto fare la differenza vuol dire creare macchinari che con il supporto della tecnologia aiutino chi non ha molta esperienza a imparare più in fretta il mestiere e a gestire criticità che solo l’esperienza, invece, può dare e che aiutino gli utilizzatori a monitorare, allo stesso tempo, i tempi di manutenzione. A queste e altre applicazioni della tecnologia ci siamo arrivati con indagini sul campo e, raccolte le conclusioni, abbiamo fatto in modo di inserirle nella programmazione del macchinario, consegnandole a chi si occupa di progettare il loro funzionamento. Per un lavoro di questo tipo ci affidiamo a un gestionale che organizza le informazioni. Tutto questo, dall’inizio alla fine, per me è innovazione. Nell’immediato il nostro obiettivo è di rendere i prodotti già esistenti in catalogo all’avanguardia nel settore”.
Da questa partnership Ivan ci dice, da parte sua, che il profilo della Officine Malaguti e le relative prospettive sono sicuramente cambiate, si sono ampliate e anche durante la parentesi Covid, in Italia si è mantenuta la rete e il ritmo vendite e la partecipazione a fiere, anche del settore agricolo, aumenta notevolmente la possibilità di stringere altri rapporti.
Innovazione per Ivan è un concetto che abbraccia, inoltre, l’azienda a 360°, “dalla produzione, alle risorse umane, alla progettazione di nuove attrezzature e magari anche nuovi modi di approcciarsi alle vendite e ai clienti. Abbiamo iniziato anche un processo di digitalizzazione con l’inserimento di un nuovo e importante gestionale che si occuperà della gestione dell’azienda dalla produzione alla vendita, permettendoci di essere più rapidi nelle risposte e nella formulazione dei preventivi oltre che di controllare meglio tutto il processo produttivo”.
Insieme Elsa Angela Cangini, Giorgio Cangini e Ivan Malaguti ci hanno restituito un’identità aziendale solida con uno sguardo sicuro e fiducioso al futuro e al mercato.
Noi di MMS Advice siamo felici testimoni e compagni di questo sodalizio che sta portando i suoi frutti e che costruisce giorno dopo giorno un profilo di leader di settore.
Intervista a cura di Anna Minutillo
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